Era il 1969 quando un gruppo di studenti universitari, sulla scia dei movimenti del Sessantotto, proposero una manifestazione di “denuncia” non con cartelli di protesta, ma con vignette umoristiche. Scelsero la grafica nella convinzione che fosse un linguaggio internazionale adatto a superare le barriere politiche, linguistiche e culturali.
Ci aggiunsero l’umorismo che per loro voleva dire non far ridere e basta, ma soprattutto fare riflettere, lanciando spesso un messaggio critico sull’esistenza.
Nel corso del tempo la qualità delle opere, l’onestà d’intenti, la serietà e la qualità della giuria, la libertà delle scelte tematiche, l’indipendenza da strategie politiche e/o commerciali nonché la passione dei componenti del gruppo hanno fatto sì che il Concorso, dal 2014 divenuto biennale, si sia imposto tra i più importanti in Italia ed all’estero e che sia ancora molto apprezzato da artisti di tutto il mondo.
Per partecipare al concorso è necessario seguire le istruzioni che seguono…
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